Non è sempre facile riuscire a comprendere le ragioni che ci portano ad avere un certo comportamento. Il rapporto con il cibo in particolare può essere qualcosa che ci ossessiona ma di cui non riusciamo a capire la natura.

A volte ci sembra di perdere il controllo e ci verrebbe voglia di ingurgitare tutto ciò che ci troviamo davanti. Ci viene una fame improvvisa e non riusciamo a trattenerci nel magiare anche se sappiamo benissimo che per le due ore successive ci pentiremo amaramente di aver dato sfogo a questo impulso.

Spesso non riusciamo a capire perché in alcuni periodi non riusciamo ad astenerci dal cibo. Ci accorgiamo di oscillare da momenti in cui ci lasciamo andare completamente a momenti in cui ci teniamo a stecchetto e finalmente riusciamo a riprendere la linea.

Siamo convinti che la soluzione giusta sia quella di tenerci a dieta. Dentro di noi siamo certi che il periodo in cui andiamo in palestra, mangiamo sano e facciamo attenzione a tutto ciò che viola le regole del nostro rigidissimo regime alimentare sia il momento in cui stiamo bene. E siamo altrettanto convinti che quando perdiamo il controllo e diamo sfogo ai nostri impulsi mettendo su peso e quasi non riuscendo più a guardarci allo specchio sia il momento in cui qualcosa non va.

Eppure c’è qualcosa che non torna in questa narrazione. A pensarci bene infatti il periodo in cui si perde il controllo non potrebbe esistere in assenza dei mesi di dieta perché se non stessimo a dieta non perderemmo il controllo e se non perdessimo il controllo non ci toccherebbe la dieta.

In questa ricostruzione degli eventi infatti sembriamo non considerare l’aspetto centrale, ovvero che il nostro rapporto con il cibo probabilmente non funziona ne quando siamo ossessionati dalla bilancia ne quando non passiamo neanche più davanti allo specchio per evitare di vedere i kg in più.

Il tema però è sempre lo stesso: non ci piacciamo e il nostro corpo diventa la nostra prima ossessione e minaccia.

Nel momento in cui siamo a dieta e ci pesiamo tutti i giorni, nonostante siamo gratificati dal vedere scendere i numeri sulla bilancia e dal sentire di avere il pieno controllo, continuiamo a desiderare di essere qualcosa di diverso e anche quando arriviamo all’obiettivo che ci eravamo posti non siamo comunque soddisfatti.

Allo stesso modo quando ci lasciamo andare e mangiamo tutto ciò di cui abbiamo voglia, nonostante siamo immediatamente gratificati dall’aver dato sfogo ad un impulso improrogabile raccontandoci che “non può far poi così male”, siamo ossessionati dal pensiero che non avremmo dovuto farlo e ci torturiamo con svariati sensi di colpa e propositi di redenzione.

Si può soffrire anche molto per questi pensieri e comportamenti e spesso succede, anche nella vita normale, che le persone ossessionate dal peso, dal corpo e dal cibo si vergognino e non riescano a parlarne. Gli amici, la famiglia, i fidanzati non capiscono si pensa, non potranno mai capire. Parlarne non risolve il problema, affatto, ma forse in alcuni momenti aiuta a sentirsi meno soli nella lotta contro noi stessi.

Meno soli e meno disgustosi.

Ho mangiato meno di un’ora fa ma ho fame.
Vado in cucina e cerco del cibo, metto tutto in un piatto e mi infilo a letto davanti al PC.
Passo dal dolce al salato e dal salato al dolce in pochi minuti e mi fermo solo quando sento la pancia gigante.
La sento piena e gonfia e mi fa schifo. Mi pento subito di aver mangiato ma come al solito è troppo tardi.
In bocca sento un sapore terribile, bevo un litro d’acqua e mi sdraio.
Penso al numero che leggerò sulla bilancia domani e mi assale un senso di angoscia e terrore. Comincio a pensare che potrei mettermi a correre o a fare uno dei 7000 workout che ho visto su internet in questo periodo.
Ho già letto di tutto su internet: diete per perdere 10 kg in 10 giorni, cibi che aiutano a velocizzare il metabolismo, workout che permettono di perdere peso. Tutte le volte che mi abbuffo mi attacco sui social o su google e comincio a escogitare un modo per rimediare: stasera non ceno, oggi pomeriggio faccio un workout di 2 ore, da domani comincio la dieta.
Alla fine, esausta dopo due ore di ricerche sui social mi arrendo.
Il pensiero del cibo e del peso e del grasso mi riempie la testa.
Ma non trovo misura, non riesco a distinguere le emozioni che provo.
Forse ho paura.

 

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